lunedì 23 marzo 2015

Recensione: Le note della passione. Mi avrai di C.D. Reiss

Le note della passione 3: mi avrai
di C.D. Reiss

Trama:

Che non sarebbe stata una passione qualunque, o una cosa semplice, Jonathan e Monica l’hanno sempre saputo. Eppure, insieme, sono riusciti a combattere dimostrando agli altri e a se stessi che la loro storia è più forte di qualunque ostacolo. Ma, purtroppo per loro, non è ancora tempo di abbassare la guardia e smettere di lottare. Perché la prova più difficile è ora all’orizzonte e si avvicina inesorabile: nel passato di Jonathan infatti ci sono segreti che scalpitano per venire alla luce e non è possibile nascondere oltre. Segreti che, con la potenza devastante di un uragano, sarebbero in grado di travolgere e distruggere tutto. Per Monica è giunto davvero il momento di fare le sue scelte. E anche se si è donata a Jonathan, e gli ha dato il suo corpo, non significa che all'improvviso sia diventata più arrendevole. O almeno è quello che lei si ostina a far credere. In realtà le basta guardarlo, con i suoi occhi verdi e i capelli ramati, per credergli. Nonostante i dubbi. Nonostante la testa gli suggerisca di non farlo. Perché lei lo ama, punto e basta. E il suo cuore non è più né saggio né prudente. Quando si tratta di Jonathan Drazen, Monica è solo un fascio di nervi scoperti e carichi di emozione, come se tutto questo l’avesse resa più sensibile, vulnerabile e stupida. Siamo alla sfida finale. Riuscirà il loro amore a sopravvivere alle loro scelte?

La mia opinione:

Sapevo che questo libro, visto come sono stati i primi due della serie, sarebbe stato una vera delusione, certo la speranza di un capovolgimento di fronte c'è sempre ma stavolta ho sperato davvero in un miracolo che puntualmente non c'è stato, anzi questo ultimo capitolo della serie delle note, è stato ancora più deludente e sconclusionato dei precedenti.

Alla fine del secondo avevamo lasciato Jonathan nei guai con l'onnipresente ex moglie e Monica in ansia perchè non riusciva a capire cosa fosse successo, fin qui niente di strano visto tutto quello che è successo nei precedenti capitoli solo che, dopo poche scene naturalmente di sesso (perchè senza quello proprio non possono stare) ci ritroviamo catapultati nell'idiozia più totale.

Lo so che in una serie erotica il sesso è la parte principale, almeno nella maggior parte di quelli pubblicati da noi ma qui si rasenta la follia pura.

Per buona parte del libro la storia si svolge in ospedale, perchè il nostro Jonathan quando aveva 16 anni ha preso dei farmaci che ora, esattamente il doppio degli anni dopo, gli hanno fatto venire un infarto e hanno distrutto entrambe le sue valvole cardiache. Allora io non sono un medico, non ho studiato medicina e al massimo riesco a curarmi il mal di testa oppure disinfettarmi un graffio, ma questa cosa è talmente ai limiti del reale che fatico a credere che un essere umano possa avere la sfortuna che ha Jonathan in questo frangente eppure su questa cosa, l'autrice ha praticamente costruito metà libro.

Quindi abbiamo il nostro eroe ricoverato mezzo morto in ospedale, che nonostante tutti i suoi problemi di cuore, e vi assicuro che sono davvero tanti forse addirittura troppi per essere un minimo credibili e ovviamente qual è l'unico pensiero che ha per Monica appena entra nella stanza??? Quella di metterle le mani nelle mutande!! Come non pensarlo, visto che lo sanno tutti che i moribondi non vedono l'ora che arrivi la fidanzata per poter fare sesso e così avere la possibilità di morire felici! E Monica, direte voi, si sarà rifiutata e invece no, ha protestato tipo per un nanosecondo e poi allegria!!!! In più le macchine hanno iniziato tutte a suonare come durante un corteo nuziale, ma magicamente le infermiere sono arrivate giusto giusto appena finito il tutto.... caspita che fortuna che hanno sempre questi due, non vengono mai interrotti sul più bello ovunque siano...

Per quel che riguarda Monica poi, nei primi due volumi cercava di auto convincersi di essere una donna indipendente e che, nonostante fosse sottomessa a Jonathan nel sesso, non gli permetteva di intromettersi nella sua carriera facendo, come dicevo nella scorsa recensione, scelte perennemente sbagliate dettate più dall'orgoglio che dalla ragione. Bene qui si è totalmente annullata, dimenticandosi del suo sogno di sfondare, ma non nel senso che lo ha messo da parte no no, se ne è proprio dimenticata e nelle pochissime volte in cui viene menzionata la musica lei ha sempre qualche casino urgentissimo da sistemare.

Per non parlare di quello che succede verso il finale del libro, più che una serie erotica sembra di essere dentro il copione mal riuscito di un film di serie Z, tanto il tutto è assurdo, mentre la fine vera e propria è talmente frettolosa e abbozzata che neanche Speedy Gonzales riuscirebbe ad andare così veloce.

Soldi e tempo buttati che potevano essere impegnati per qualcosa di meglio e, trovare qualcosa di meglio di questa serie non si fa assolutamente fatica!!

mercoledì 11 marzo 2015

Recensione: L'importanza di chiamarsi Cristian Grei di Chiara Parenti

L'importanza di chiamarsi Cristian Grei
di Chiara Parenti
Rizzoli YouFeel
Mood: Ironico

Trama:
L’ amore è un gioco. Ti va di giocare con me?

Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.
Solo Antonella, l'amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattuto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.
Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?


Dall'autrice di Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito) e Con un poco di zucchero una nuova e divertente commedia che vi ossessionerà e legherà fino all'ultima pagina.  

La mia opinione:

Quante volte leggendo un libro avete desiderato di essere l'eroe oppure l'eroina della storia? Alcune volte questi desideri si avverano ma cosa succede se per uno scherzo del destino vi ritrovate ad essere omonimi nientepopodimeno che di Mr. Cinquanta sfumature, l'uomo più desiderato del momento? Cosa succede se nell'arco di pochi mesi vi ritrovate dall'essere un bell’ uomo normale a sex symbol con tutte le donne ai vostri piedi, disposte a tutto pur di passare una notte, oppure anche solo qualche ora d'amore con voi? Le risposte a tutte queste domande sono contenute in “L'importanza di chiamarsi Cristian Grei”, il nuovo divertentissimo libro di Chiara Parenti.

Il nostro Cristian Grei, rigorosamente senza H e senza Y si ritrova, suo malgrado, catapultato dentro il vortice che circonda Cinquanta Sfumature, con alcuni piccole ma fondamentali differenze.

In primo luogo il nostro Cristian non è un multimiliardario americano, ma un impresario di pompe funebri di Prato, lavoro che come ben si sa non favorisce le conquiste amorose, o almeno questo succedeva prima dell'uscita della serie di E.L.James, adesso invece è tutta un'altra storia!

Secondo motivo che lo distingue dal Christian originale è che alle varie, sculacciate, frustate e altre cose strane che succedono nella stanza rossa dei giochi, il nostro Cristian preferisce di gran lunga la sua stanza dei giochi, piena di fumetti, manga, consolle e videogiochi con cui passa intere serate quasi sempre in compagnia di Tony, la sua migliore amica. In più se mettete in conto che il nostro Cristian è anche un ipocondriaco alla massima potenza, tanto che è arrivato a saperne più lui di malattie, diagnosi e cure di parecchi medici laureati, potete immaginare in che modo gestisce le continue avance che riceve da tutte le donne che scoprono il suo nome, indipendentemente dall'età che hanno perchè nessuna di loro vuole rinunciare ad una bella sessione di sesso trasgressivo, con quello che credono sia un dominatore/amatore insaziabile come viene descritto nei libri!

A peggiorare la situazione, il nostro Cristian ha anche qualche problemino con il suo “Mr Grei” e quello, ragazze, è un gigantesco problema!!!!

Nonostante tutto questo, o forse proprio grazie a tutto questo, è impossibile non innamorarsi del nostro Cristian, con tutte le sue paure, le sue manie e le sue brutte figure, che lo rendono così vero e dolce da aver voglia di coccolarlo e amarlo per tutta la vita!

Esattamente quello che vorrebbe fare Antonella, la sua migliore amica che di lavoro fa il medico! Pensavate davvero che potesse essere diversamente?? Le mail che si scambiano i due a tema medico sono talmente spassose che è impossibile non mettersi a ridere senza ritegno, sì anche questa volta per colpa di questo libro, ho fatto la mia bella figuraccia mettendomi a ridere proprio nel bel mezzo di un bar pieno di gente, non vi dico le facce che facevano tutti!!!

Per Tony, Cristian è perfetto con tutti i suoi difetti e vorrebbe che lui si accorgesse di lei come donna e non solo come sua migliore amica, ma dopo una serie di equivoci le cose prendono una svolta inattesa soprattutto per il nostro Cristian, perchè nonostante tutti pregi, non posso assolutamente definirli difetti perchè su di lui non si possono chiamare tali, che ho elencato sopra, ha un enorme difetto... non riesce a vedere al di là del proprio naso e sfortunatamente il suo è un normale naso e non una proboscide di elefante, così il campo visivo è davvero molto ristretto e si sa… ti accorgi del tesoro che hai per le mani solo quando questo ti sfugge via! Ma un uomo si vede anche da questo, nella sua capacità di riordinare le idee, ripartire da zero e aggiustare tutti i casini che ha combinato fino a quel momento!! Esattamente come fa il nostro Cristian... anche se per arrivare a fare quelle tre cose deve vedersela con l'avversario più ostico che esista al mondo, se stesso!!

Anche questa volta l'autrice mi ha travolta con la sua simpatia, facendomi ridere a crepapelle per poi commuovermi fino alle lacrime con la sua dolcezza e delicatezza nel raccontare certi aspetti della storia. Questa è una delle qualità che più mi piacciono di questa autrice: riesce perfettamente a mixare le due cose riuscendo così a rendere ogni storia bilanciata al punto giusto, perchè spesso chi scrive racconti ironici tende ad esagerare e la lettura diventa pesante, ma la Parenti ha la dote di saper dosare perfettamente l'ironia e rendere la storia unica!

Non so se siate fan del Christian originale, quello con la H per intenderci, ma per quel che mi riguarda la partita tra i due finisce così..... Christian originale con tanto di H, 0 – Cristian nostro senza la H ma con tante di quelle sfumature da far impazzire la scala dei colori, 10!!!!!

lunedì 9 marzo 2015

Recensione: Da quando ci sei tu di Penelope Douglas

Da quando ci sei tu
di Penelope Douglas
Fall Away 1.5

Trama:
Sei mai stato così arrabbiato che le cose che un tempo ti facevano male adesso ti fanno sentire vivo? Hai mai provato cosa significa essere insensibile a tutte le emozioni? Gli ultimi anni sono stati così per Jared. Un viaggio tra la rabbia e l’indifferenza, senza fermate intermedie. Alcuni lo odiano per questo, altri hanno paura di lui.
Ma niente e nessuno può fargli del male perché a lui non importa di niente e di nessuno. Tranne che di Tate. La ama così tanto che certe volte gli sembra addirittura di odiarla. Odia il fatto di non riuscire a lasciarla andare. Un tempo erano amici, ma poi Jared ha capito che non riusciva a fidarsi di lei né di nessun altro. L’ha ferita, respingendola, anche se ne ha ancora bisogno. Litigarci, sfidarla, prenderla in giro fino ad arrivare a perseguitarla, lo fa sentire vivo, un uomo. Tate, però, un bel giorno parte e sta via per un intero anno e quando ritorna sembra davvero molto cambiata. Il rapporto tra lei e Jared non potrà più essere lo stesso…

Numero 1 in America
Romantico, scandaloso, possessivo, forse crudele: ecco Jared.

La mia opinione:

Non sono un'amante dei libri in prima persona tutti dallo stesso punto di vista, preferisco la terza persona oppure i capitoli alternati. Come non sono un'amante della ripubblicazione dello stesso libro da entrambi i punti di vista, tranne in alcuni rarissimi casi e uno di questi casi è proprio questo! Mi è davvero molto piaciuto “Mai per amore”, il primo libro di questa serie, narrato tutto dal punto di vista di Tate, soprattutto per il personaggio di Jared. Così il libro raccontato dal suo punto di vista lo stavo aspettando con molta curiosità. In “Mai per amore”, vediamo tutto con gli occhi di Tate e capiamo ben poco se non praticamente nulla, di quello che pensa e prova Jared, del perchè delle sue scelte e il motivo per cui ad un certo punto ritorna sui suoi passi.

Nel suo libro invece ti chiarisce tanti punti e ne apre altri. Comprendiamo il dolore che prova Jared a causa della sua catastrofica famiglia, con una madre alcolizzata a cui è sempre importato molto poco del figlio e un padre assente che sarà la principale causa del cambiamento di Jared.. Un dolore che giorno dopo giorno ha lasciato dentro Jared un vuoto enorme, vuoto che potrebbe essere riempito dall'amore che prova per Tate, dico potrebbe perché Jared non è stato capace di dimostrarlo, anzi con il suo comportamento cattivo nei suoi confronti è riuscito solo a farsi odiare. Così da migliori amici e qualcosa di più che erano già da bambini, si sono trasformati in nemici giurati, con Jared che si accanisce nei confronti di Tate trattandola malissimo davanti a tutti, mettendo in giro voci maligne sul suo conto e rendendole gli anni del liceo davvero tremendi. Ma nonostante questo Jared è geloso di Tate e, le voci che mette in giro, servono esclusivamente a tenere lontano da lei gli altri ragazzi perchè Tate è sua e solo sua e mai permetterà a nessuno di avvicinarlesi. Tate dal canto suo subisce tutto senza mai ribellarsi finchè, alla vigilia del suo trasferimento in Francia per un anno di studio, decide che non ne può più e si ribella. Mossa che Jared non aveva previsto e che lo lascia molto spiazzato.

Durante l'anno in cui Tate è in Francia, su Jared scende la notte, perchè nonostante continui a sostenere di odiarla e a trattarla male, il solo sapere che lei era nella casa accanto gli bastava per continuare a vivere.

Così quando passato l'anno Tate ritorna più battagliera che mai, inizia il lento ma costante cambiamento di Jared.

E' la prima volta in assoluto che mi ritrovo a cercare di comprendere un personaggio così complicato e controverso come Jared. Stare nella sua testa è davvero faticoso, lui pensa qualcosa e nello stesso momento la sua lingua dice esattamente il contrario. I suoi pensieri sono tutti per Tate, lui la ama da sempre, è geloso degli altri che la circondano e mentre pensa che lei è stupenda, è la sua luce e che senza di lei non riesce a stare, quando le parla, invece, le vomita addosso una quantità sproporzionata di cattiveria. Non riesco davvero a capire come possa essere umanamente possibile, pensare una cosa e contemporaneamente dire l'opposto.

Eppure mi piace moltissimo, certo per buona parte del libro avrei voluto sbattergli la testa nel muro per cercare di farlo rinsavire, però mi sono ritrovata a non riuscire a staccarmi da questa lettura tanto ero coinvolta. Ad ogni capitolo scopriamo sempre un po' di più dell'animo tormentato di Jared e ad ogni pagina vediamo la sua sofferenza e la sua lenta guarigione, perché alla fine almeno in questo tipo di romanzi, per quanto la vita dei protagonisti sia misera, triste e sofferta, l'amore vero guarisce ogni dolore e rende la vita degna di essere vissuta e assaporata fino in fondo.