lunedì 18 giugno 2012

Recensione: La ricetta segreta della felicità di Jules Stanbridge

Cosa succede quando la tua vita cambia nel giro di una giornata? Semplice, la necessità trasforma un hobby nel lavoro che hai sempre sognato.
La ricetta per la felicità potrebbe riassumersi in queste frasi…

Maddy una mattina viene chiamata dal capo che le comunica il licenziamento con effetto immediato. Bisogna dire che il lavoro ultimamente non la soddisfaceva più come all'inizio, ma per paura non si decideva a lasciarlo. Probabilmente se non fosse successo l'irreparabile, sarebbe rimasta a vegetare in un ufficio che le stava decisamente stretto, però il destino aveva in serbo per lei cose decisamente migliori.

Il libro raccontato in prima persona, è allegro e frizzante, molto scorrevole e una volta iniziato si fatica a lasciarlo andare per la voglia di sapere quello che succederà a Maddy e a tutti gli altri personaggi di contorno. Perchè se la protagonista è Maddy, gli altri sono altrettanto importanti e indispensabili sia per la sua vita, sia per la perfetta riuscita di questa storia.

All'inizio è una sorta di Bridget Jones, tutto nella vita sembra andarle storto: un ex marito diventato uno dei suoi migliori amici, una madre un po petulante che se le cose non vanno come dice lei, si mette a fare la vittima spingendo le persone ad accontentarla in tutto, un fratello e una sorella con la famiglia che lei ha sempre sperato di avere e invece con il divorzio è convinta che non avrà maiun (ex)lavoro che non le piace e un (ex) capo che la sfrutta facendola lavorare e prendendosene il merito. Per fortuna la sua abilità nel fare torte la catapulterà in un mondo in cui Maddy non credeva proprio di poter far parte....

Davvero molto carine sono le ricette che troviamo alla fine di ogni capitolo, infatti Maddy ha la strana abitudine di paragonare le persone che incontra, descrivendone pregi e difetti, a delle torte. Il suo scopo è quello di trovare la ricetta della perfetta torta al cioccolato corrispondente all’uomo perfetto (ricetta che troveremo alla fine del libro e che io ho provato a cucinare e devo dire che è realmente molto buona ^_^).

Quindi se avete voglia di passare qualche ora rilassante in compagnia di una lettura ironica e semplice di vita reale, questo è il libro che fa per voi.



giovedì 7 giugno 2012

Recensione: Istinto animale di Lora Leigh

Ho atteso di poter leggere questo libro per vedere se l’ impatto sarebbe stato equivalente a quello avuto con il primo e devo dire che le aspettative sono state ampiamente rispettate.
Questa è una serie particolare dove il sesso è il protagonista, anche rispetto alla trama. So già che a molte persone non piace, io invece trovo che sebbene un posopra le righe sia scritto o meglio descritto molto bene.

In questo secondo capitolo i protagonisti sono Taber, il cui DNA è stato incrociato con un giaguaro e Roni, una ragazza che ha sempre dovuto lottare per tutto, la cui forza di volontà è davvero forte.

Quindi cosa mai possono avere in comune queste due anime così diverse tra loro? Semplice, sono l'uno il compagno dell'altra e così quando in un attimo di passione non controllata Taber inavvertitamente la "marchia" con un piccolo morso, scatena anche una serie di eventi del tutto incontrollabili ma anche inevitabili.

Ma non tutto fila liscio infatti rimangono coinvolti in una macchinazione ordita per colpire Taber e pensando entrambi (erroneamente), di fare il volere dell'altrorimangono divisi per oltre un anno.

I due personaggi mi sono piaciuti moltoho adorato Taber per le sue qualità ma sopratutto per i suoi difetti (molto carini). Essendo un maschio alpha il suo istinto è quello di avere tutto sotto controllo e comandare. Cosa che gli era riuscita bene almeno fino a che sulla sua strada non è comparsa RoniLei è talmente abituata ad essere autosufficiente, a non chiedere il parere di nessuno e a fare fondamentalmente quello che vuole, che lo scontro con Taber è continuo ed inevitabile. E qual è il modo migliore per far pace dopo un litigio ?? Ovviamente sotto le coperte!!! Almeno per i normali esseri umani… per i nostri protagonisti il discorso si amplia notevolmente ^^.

Complimenti all’autrice per come è riuscita a farci percepire la scoperta e la crescita del loro amore coinvolgendoci così nella storia. Non solo ma la Leigh è riuscita, in questo libro, anche a dare il giusto spazio a tutti i personaggi secondari. Così vediamo cosa sta succedendo a Merinus e Callan, continuiamo poco a poco a conoscere anche gli altri fratelli e scopriamo qualche particolare di cosa è successo in passato tra Sherra e Kane (il loro libro lo aspetto con molta curiosità).

E se il primo libro mi era piaicuto, questo l'ho trovato molto più bello e se non avete problemi a leggere un libro con davvero molto sesso, allora non potete assolutamente perdervi questa serie!!


martedì 5 giugno 2012

Recensione: Il gioco della notte di Sherrilyn Kenyon

Da quando sono incappata per caso in Julian di Macedonia, che assieme al libro di Zarek è il mio preferito, ho sempre amato i libri della serie Dark Hunter della Kenyon e da allora aspetto ogni uscita piena di aspettativa. Dei 5 libri letti fino ad ora, alcuni mi sono piaciuti di più, altri meno. Il penultimo ad esempio, quello di Wulf, non mi aveva entusiasmato tanto e così da Vane non mi aspettavo niente di che. Poi una volta letta la trama qualcosa mi ha subito attirato e ho contato i giorni mancanti all'uscita.
Il libro racconta la storia di Vane: cacciatore mannaro come al solito super bello, super ricco, con un fisico da paura e con forza e potenza senza precedenti e di Bridedolce, carina e....cicciottella!!

Vane è braccato dagli Arcadici (il clan della madre), che lo vogliono morto in quanto Katagaria (nato in forma di lupo con il potere di trasformarsi in umano) e pertanto considerato solo un animale non degno di vivere. Condannato dal suo stesso clan per aver aiutato i Dark Hunter e considerato un traditore da eliminare, deve continuamente guardarsi le spalle perchè ogni giorno potrebbe essere l'ultimo.
In quanto lupo, Vane è abituato a combattere per tutto quello che vuole, comprese le attenzioni di una femmina, così quando Bride entra nella sua vita non sa bene come gestire la cosa.

Bride è una persona normale che vorrebbe solo essere accettata per quello che è, soprattutto dopo che è stata lasciata dal fidanzato (un uomo egoista e superficiale), perchè non rispecchiava il prototipo della bellona con cui uno della sua posizione (giornalista televisivo) vuole essere associato.
Così quando incontra Vane, che invece la tratta come se fosse una cosina piccola e fragile da proteggere e accudire, il sentimento che prova per lui non tarda a diventare un amore profondo, capace di superare anche lo shock dello scoprire cosa lui è in realtà.

In questo libro poi non mancano situazioni molto divertenti con protagonisti gli altri Dark Hunter e rispettive consorti non dimentichiamo Ash con Simi, la cui passione per Travis Fimmel è più forte che mai anche qui.

La Kenyon riesce sempre a creare dei personaggi unici sopratutto in questo caso. Il personaggio di Bride è assolutamente perfetto: rispecchia la donna normale che c'è in ognuna di noi. Poi diciamolo, chi non vorrebbe un uomo come Vane, capace di guardare oltre l'aspetto e di amare con tale intensità e devozione, che con uno sguardo riesce a farti capire che per lui sei il centro del mondo? La Kenyon è riuscita a rendere tutto ciò in modo magistrale.

Il libro è davvero molto bello, la loro storia d'amore è qualcosa di davvero unico ed era da molto tempo che non mi capitava di leggere qualcosa di così intenso... dalla prima all'ultima pagina.