giovedì 26 maggio 2011

Recensione: Danza con il diavolo di Sherrilyn Kenyon


Questo è uno dei libri che più aspettavo di poter leggere, la fine del precedente capitolo mi aveva lasciata con molta curiosità, Zarek mi era rimasto molto impresso e già si intuiva la complessità del personaggio.
In questo libro la Kenyon è riuscita a sviluppare una storia unica, dove non solo si percepisce l'amore, ma anche il dolore e la solitudine.
Nella sua breve vita umana, ma soprattutto nella sua vita da Dark Hunter, Zarek ha sopportato più di quanto un cuore potrà mai sopportare, in alcune scene il suo dolore è talmente intenso che mi è sembrato di sentirlo dentro di me. Più delle torture fisiche, quello che lo ha fatto soffrire, è stato il rifiuto delle persone che gli stavano attorno, compresi gli altri Dark Hunter con Acheron in testa.
Anche quando incontra Astrid, non riesce a credere che lei lo voglia per quello che è, e cerca in tutti i modi di allontanarla, facendole vedere il peggio di se. Lei però non si lascia ingannare e usa tutti i modi che conosce per entrare nel profondo della sua anima.
Astrid è una ninfa, una donna sola e ferita da precedenti esperienze ed è un giudice inflessibile che non ha mai assolto nessuno di quelli che era stata incaricata di giudicare. Proprio per questo Artemide la manda a giudicare Zarek, però Astrid, che è priva della vista, riesce a vedere dentro di lui e a capire che quello che viene detto di lui non corrisponde a verità e che i modi rudi di Zarek non sono altro che una maschera che lui ha imparato ad usare per evitare che le persone possano farlo soffrire ancora e, da questo all'amore il passo è davvero breve.
Essendo la figlia della Dea Themis, Astrid ha mezzi che le permettono di conoscere cosa si cela dentro Zarek, di capire il perché del suo comportamento e dopo aver visto il suo passato, capisce che non è assolutamente il mostro senza cuore che tutti conoscono e decide di salvarlo soprattutto da se stesso.
La loro storia d'amore è molto particolare, all'inizio Astrid è spaventata da Zarek, ma più di tutto è Zarek ad essere spaventato da Astrid, non essendo abituato ad essere trattato come un essere umano, tende a dare di se una versione veramente sgradevole. Fino alla fine non crede possibile che lei lo ami per quello che è, e quando si rende conto di quello che ha trovato è ben deciso a tenerselo stretto.
In questo libro si inizia anche a conosce un po meglio in personaggio di Acheron, si comincia ad intuire che nasconde molto nel suo passato e che è ben intenzionato a fare in modo che nessuno ne venga a conoscenza. Vediamo anche uno spunto della sua vita assieme a Simi, le scene dove sono protagonisti assieme sono qualcosa di assolutamente esilarante.
Non posso non finire parlando del personaggio di Artemide, ad ogni libro diventa sempre più negativa e, in questo ha dato davvero il peggio di se. La cattiveria con cui ha trattato Zarek è qualcosa di assolutamente imperdonabile, é qualcosa che le nasce dal profondo, rendendola odiosa oltre ogni immaginazione, chissà se nei prossimi libri la Kenyon permetterà a Simi di arrostirla ^_^
Danza con il Diavolo è uno dei libri più belli che mi sia capitato di leggere, vi entrerà nel cuore e non riuscirete mai a dimenticare la meravigliosa storia di Zarek e Astrid.
Il massimo che diamo come votazione per un libro è 5 e Danza con il diavolo le merita tutte, però per le sensazioni che è riuscito a farmi provare per me non è assolutamente sufficiente, quindi il mio voto è 5 ++++ stelline


venerdì 13 maggio 2011

Recensione: Il bacio svelato di Lara Adrian


Aspettavo l'uscita di questo libro con un certo timore perchè il precedente mi aveva lasciato una strana sensazione, non che fosse brutto solo tiepido come se mancasse qualcosa e solitamente quando aspetto con ansia un libro quello puntualmente mi delude, ma in questo libro non c'è proprio niente di tiepido ne di deludente, anche se è molto diverso dai precedenti della serie.
Per prima cosa è meno corale degli altri ma incentrato solo sui due protagonisti, gli altri guerrieri fanno la loro comparsa solo alla fine e anche a quel punto restano molto al margine della storia, ma sopratutto quello che più ho riscontrato diverso sono proprio i due personaggi principali, in particolare Renata.
Lei, a differenza delle altre compagne che l'hanno preceduta e che erano sempre all'oscuro di tutto, sa esattamente chi sia Niko e conosce perfettamente il suo mondo e le sue regole ma sopratutto è consapevole di cosa sia lei stessa.
E' cresciuta da sola, dovendosi difendere da tutto e da tutti e quando, suo malgrado, si è trovata ad aver a che fare con una realtà a lei del tutto sconosciuta è riuscita ugualmente a sopravvivere e a non perdere la sua umanità.
Renata poi è perfetta per un guerriero, avendo un potere attivo e molto pericoloso ed essendo un guerriero lei stessa, riesce a non essere di peso a Niko neanche nel momento della battaglia anzi, in alcuni casi con la sua presenza riesce persino a salvargli la vita e ad essere più letale del vampiro stesso.
Niko invece è proprio un guerriero al 100%. Mette l'Ordine sempre al primo posto, rischiando anche di perdere la fiducia che con molto fatica era riuscito a farsi concedere da Renata. E' abituato a farsi ubbidire ma la compagna che il destino gli ha riservato, tutto è fuorché ubbidiente e remissiva e Niko avrà il suo bel da fare con lei.
La Adrian poi, come ci ha abituato già nei precedenti, getta in questo libro le basi per le storie future, approfondendo i personaggi che già conosciamo e inserendo qualche novità, che si prospetta molto interessante per il proseguimento della serie.
Questo libro non è assolutamente venuto meno alle aspettative, rivelandosi ben scritto e molto coinvolgente, dosando la giusta parte di azione e amore senza scendere in inutili sentimentalismi che a lungo andare si rivelano noiosi per il lettore.